Il cinema italiano dovrebbe cercare di battere strade inedite, allontanandosi dalle «solite» commedie per trovare nuovi modi di raccontare il mondo che ci circonda. Il che non vuol dire rifiutare a priori l’ironia o la risata, tutt’altro, ma piuttosto cercare di coniugarla con il sarcasmo, la cattiveria e la curiosità. Senza aver paura di misurarsi con altre forme di cinema, anche più elitarie e ambiziose, purché sempre sostenute da una forza espressiva che ne giustifichi la «necessità». Quando i giovani autori sapranno coniugare la tensione verso uno stile personale con la forza di uno sguardo non compiaciuto sulla realtà, capace di utilizzare tutte le sfumature del linguaggio cinematografico e non solo quelle alla moda, allora il cinema italiano potrà sperare in un futuro migliore.

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